CHARITY CHALLENGE

Sotto a chi tocca, da 0 a 4500 per L’abilità Onlus!

Nell’aprile del 2020 ho avuto modo di conoscere l’Associazione L’abilità onlus che, da oltre vent’anni, si occupa di sviluppare e gestire servizi e progetti innovativi per i bambini con disabilità e le loro famiglie nella città di Milano. Mettendo al centro educazione, scuola, residenzialità, l’Associazione si prende cura ogni anno di 200 bambini e oltre 80 famiglie.

In pieno lockdown, in una Milano deserta e spaventata, ho lavorato a fianco di L’abilità come volontario, consegnando alle famiglie dell’associazione le “Right Box”, scatole contenenti giochi adatti ai bisogni di ciascun bambino e strumenti educativi, messi a punto dalle equipe dei servizi di L’abilità. Un modo per far stare accanto alle famiglie e permettere ai bambini di continuare il proprio percorso educativo e di apprendimento. Recapitare giochi e uova di cioccolato ai bambini privati dei loro momenti di gioco e apprendimento a L’abilità, mi ha fatto sentire utile e mi ha fortemente sensibilizzato sul tema della disabilità.

Mi sono affezionato a L’abilità, allo staff che mi ha coordinato nelle consegne, Franca e Diego, a Elisa che mi introdotto all’Associazione e ai bambini che non vedevo e che avrei visto mesi dopo nelle sedi dell’associazione. Mentre camminavo e percorrevo in bici Milano con le “Right Box” tra le mani e nel portapacchi, ho pensato di voler tentare di aiutare ulteriormente l’Associazione e di farlo come meglio so fare: usando le mie gambe. Essendo un appassionato di scialpinismo e di cicloturismo da molti anni, ho ideato il Charity Challenge “Dal mare ai Ghiacciai”, con bici e sci al seguito, per raccogliere fondi da destinare alle attività di L’abilità.

Ho sentito un forte desiderio, quasi una necessità, di mettermi in gioco per i bambini di L’abilità, con l’obiettivo che la mia impresa venisse riconosciuta con la raccolta di fondi da destinare alla creazione della “Stanza Incantata” dove i bambini con disabilità potranno sperimentare il movimento, costruire il proprio percorso, raggiungere i propri traguardi.

L’obbiettivo economico della raccolta fondi era di 4500 euro, la realizzazione è stata di 6025 euro, un vero successo!

In collaborazione con gli uffici dell’Abilità,con Federica e Anna, è stata messa a punto una campagna di comunicazione e raccolta fondi ad hoc, affinché venisse data risonanza alla challenge e venissero coinvolte quante più persone possibili. E così, con grande sorpresa per tutti, è stato.

Ho iniziato l’allenamento in bici e con gli sci a Febbraio, per arrivare pronto alla partenza del 21 Maggio.

L’itinerario che ho percorso è partito da Finale Ligure (s.l.m.) ed è culminato alla Capanna Margherita (4554 s.l.m.), il rifugio più alto d’Europa nel gruppo del Monte Rosa. Ho percorso 305 km totali (bici + sci), con un dislivello positivo totale di 6464 mt e negativo totale di 4745 mt. Ho coperto l’intero percorso in 8 giorni, viaggiando in autonomia e supportato da un van guidato dal mio caro amico Carmelo (fotografo e videomaker), che ha realizzato una serie di foto e video essenziali per la comunicazione dell’impresa. L’obiettivo era di raggiungere la Capanna Margherita il 28 Maggio, Giornata Internazionale del diritto al gioco.

Da Finale Ligure, tra gli sguardi increduli sul lungomare per la mia attrezzatura sci alpinistica, ho cavalcato la mia “Cannondale Caadx” fino a Gressoney Staffal. Ho “scollinato” nei pressi di Altare, attraversato le verdi foreste di Piana Crixia, per poi scendere nel cuore dei vigneti dell’Astigiano. Quando ho superato il ponte sul Po, sono apparse per la prima volta in lontananza le Alpi innevate. Dal lago di Viverone sono risalito fino alla splendida Valle del Lys, dove, calzati gli sci d’alpinismo, ho raggiunto la Capanna Gnifetti a 3600 mt per il pernottamento. L’ultimo giorno dell’avventura ho raggiunto, con grande emozione, la Capanna Margherita a 4560 mt, il rifugio più alto d’Europa.

In alcune occasioni è stata un po’ dura, fisicamente e mentalmente, soprattutto nei giorni di pioggia e di freddo, ma devo dire che, nel complesso, sono stato molto fortunato grazie ad un meteo favorevole, soprattutto per l’ascesa su Ghiacciaio con gli sci.

Per la prima volta nella mia “carriera” alpinistica, ho pianto quando ero in prossimità della Capanna Margherita, cioè quando l’avventura stava per terminare. Attribuisco il pianto alla stanchezza accumulata, alla solidarietà provata per i bambini de L’Abilità, alla gioia di avercela fatta. Non scavo troppo per capire perché ho pianto, ho pianto e basta.

Sono stato accompagnato da amici che hanno condiviso con me il cammino in bici e sugli sci. Carmelo, Gianluca, Francesco, Ernesto, Stefano e Mirco. E Petra, che mi inviava tutti i giorni dei video per fare stretching nel modo giusto.

Senza di loro non avrei percorso il tragitto con un animo così sollevato e con così tanta fiducia nel successo.

E’ stata un’esperienza magica ed incantata, come la stanza in cui, grazie ai donatori, i bambini de L’Abilità potranno giocare.

 

Sponsor:

Salewa:https://www.salewa.com/it-it

HeboFactory:https://www.facebook.com/hebospain/?ref=page_internal

Hanno parlato di me:

La Gazzetta dello Sport:

Da 0 a 4.500 metri, per il gioco di bimbi con disabilità

Radio “Sivà” la web radio di Avis, intervista nella rubrica “Positivamente”.

Iso Radio, intervista nella rubrica “A chi tocca”:

https://www.raiplayradio.it/audio/2021/05/A-CHI-TOCCA-2505-b035c90d-be1d-450e-89df-5ab24bc571f4.html

 

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